Mandorlo varietà Filippo Cea - Albero giovane

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Barretta energetica alla Spirulina BRN Food 48 g

Mandorlo varietà Filippo Cea - Albero giovane

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La Pianta di Mandorlo Filippo Cea (Amygdalus communis L. = Prunus amygdalus Batsch; Prunus dulcis Miller) e' una pianta originaria dell'Asia centro occidentale e, marginalmente, della Cina. Venne introdotto in Sicilia dai Fenici, proveniente dalla Grecia, tanto che i Romani lo chiamavano "noce greca". In seguito si diffuse anche in Francia e Spagna e in tutti i Paesi del Mediterraneo. In America giunse nel XVI secolo. Appartiene alla Famiglia delle Rosaceae, sottofamiglia Prunoideae. Alla specie Amygdalus communis appartengono tre sottospecie di interesse frutticolo: sativa (con seme dolce ed endocarpo duro; comprende la maggior parte delle specie coltivate), amara (ha seme amaro per la presenza di amigdalina) e fragilis (con seme dolce ed endocarpo fragile). Pianta a medio sviluppo, alta 8-10 m, molto longeva. L'apparato radicale è molto espanso. I rami, di colore grigiastro o marrone, portano gemme a legno e a fiore; le gemme possono essere isolate o a gruppi di 2-3 e diversamente combinate. Le foglie sono lanceolate, seghettate, piu' strette e piu' chiare di quelle del pesco, portanti delle ghiandole alla base del lembo e lungamente peduncolate. 

Come coltivare una pianta di mandorlo:

L’impianto delle nuove piante di mandorlo si effettua nel periodo primaverile quando sono ormai passate le gelate tardive oppure in autunno scegliendo un giorno di tempo asciutto quando il terreno può essere lavorato senza troppe difficoltà. Seppure si tratta di un fruttifero che non necessita di molti accorgimenti il mandorlo destinato alla produzione di frutti per la vendita deve ricevere le stesse cure che si riservano per le altre piante da frutto. Solo con un attenta valutazione dello stato di salute della pianta, della sua richiesta di nutrienti e del continuo monitoraggio del mandorleto si possono ottenere buoni risultati di produzione. Il terreno che si adatta meglio alle esigenze della pianta di mandorlo deve essere necessariamente con un pH basico o sub-basico, non sono tollerati terreni con un pH acido, l’intervallo ideale è quindi di 8-8,5. La pianta sopporta bene terreni contenenti una percentuale di calcare attivo almeno del 5%. Per quanto riguarda le esigenze in fatto di clima il mandorlo necessita di un ambiente con temperature ne troppo calde ne troppo rigide, sono ottimali medie di 20-22 gradi nel periodo vegetativo. Questo è necessario per assicurare che la pianta non venga esposta a pericolose gelate durante le fasi più delicate di crescita. Le gelate nel periodo di fioritura possono portare un danno alla pianta e ad un drastico calo di produzione. La pianta di mandorlo ha una buona resistenza alla mancanza di acqua tuttavia se si producono frutti destinati alla vendita è necessario provvedere fin da subito alla progettazione e all’integrazione di un impianto di irrigazione. Nel mandorleto si preferisce utilizzare l’irrigazione a goccia o a spruzzo con microirrigatori. La pianta sopporta periodi di siccità più o meno lunga, in estate però si consiglia di intervenire per non incidere sulla produzione dei frutti. Nei mandorleti è necessario un apporto di sostanza organica e in particolare una somministrazione di azoto soprattutto se si ha a che fare con un terreno mineralizzato ovvero ricco di sali minerali dove la perdita di questo elemento è maggiore. Questo apporto può essere fatto con la coltura da sovescio nei giovani mandorleti oppure con l’impiego di fertilizzanti appositi chimici oppure con l’utilizzo di concimi organici che possono fornire azoto per un lungo periodo avendo una degradazione lenta.

La varietà impiegata Filippo Cea, è una specie autoctona, derivata da una modificazione spontanea dell'arbusto, nota per i bassi livelli di amigdalina, e alte percentuali di acidi grassi mono- e polinsaturi.

L'albero originario che ha dato vita a questa incredibile varietà è ancora vivo ed è possibile vederlo in "Contrada Le Mattine", un'area del Comune di Toritto, dove l'agricoltore Filippo Cea aveva il suo mandorleto.

Fornito dal vivaio Spinelli.

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